Uno dei dolci natalizi tipici tarantini sono le sannacchiudere.
Il nome proviene dal dialetto tarantino e vuol dire "che si devono chiudere ": la tradizione racconta che il nome sia stato dato proprio dalle mamme che, per evitare che i bambini li mangiassero prima del tempo, nascosero questi dolci in una credenza chiudendola a chiave.
INGREDIENTI
- farina 00 500 gr
- zucchero 100 gr
- mezzo cucchiaino di cannella
- mezzo lievito di birra
- 1 bella spremuta d' arancia
- olio di oliva 100 gr
- mezzo bicchierino di anice
- scorze di limone arancia e mandarino
- miele 250 gr
- 1 tazzina d' acqua
- 1 bustina di codette
Sulla spianatoia versate la farina con lo zucchero, la cannella, il lievito di birra, la spremuta d' arancia, l' anice e l'olio che avete precedentemente bollito per parecchi minuti con le scorze di agrumi e fatto poi raffreddare.
Impastate bene il tutto, fino a quando la pasta diventa molto consistente e compatta.
Incominciate a fare dei rotolini di pasta dividendoli in tanti tocchetti, passandoli poi sulla parte liscia della grattugia uno per volta.
Friggeteli dieci alla volta nell'olio e scolateli su carta assorbente.
Nel frattempo fate riscaldare il miele con l' acqua a fuoco basso, e versate anche qui a dieci alla volta le sannacchiudere.
Dopo questo, ponete i dolcetti su un piatto e ricopriteli con le codette colorate.
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